Non posso credere al fatto che siamo davvero arrivati ad una fine per una saga così bella come quella dell’Attraversaspecchi. Ancora non ci credo che davvero non leggerò altri libri su Ofelia, Thorn, Archibald…. Mi ha fatto compagnia dal primo momento in cui è uscito il primo libro, oramai anni fa, e ora siamo arrivati ad una conclusione. Certo, se proprio dobbiamo dirlo, non una delle migliori conclusioni…
In questo libro c’è tutto quello che era già presente negli altri volumi e un qualcosa in più che la Dabos forse poteva evitare. Tante cose non sono molto chiare, altre non vengono spiegate e il finale lascia un po’ con l’amaro in bocca (o almeno a me che i finali così aperti li detesto).
Partiamo però con le cose belle: Thorn e Ofelia. Loro due, come coppia e in singolo, non deludono mai e non lo fanno nemmeno in questo ultimo volume. Il legame che li unisce è così bello e puro che vederli assieme fa veramente scoppiare il cuore di meraviglia. Vedere quanto entrambi tengono all’altro, quanto si sono imparati ad amare e quanto sia enorme la loro crescita personale ti fa venire gli occhi a cuoricini. Un altra cosa degna di nota sono assolutamente le ambientazioni, sempre meravigliosamente strane e molto ben descritte.
No, più nessuno lo aspettava al Polo, e gli andava bene così.Gli sarebbe andato bene finché ci fosse stata una persona ad aspettarlo da un’altra parte.
Questo libro è un viaggio, nel Diritto e nel Rovescio, un viaggio che finalmente ci porterà a capire molte cose, prima di tutto chi è davvero Eulalia Diyoh, chi è l’Altro, qual’è stato il vero ruolo di Ofelia e molto altro. Le risposte comunque ci sono e la Dabos ci guida molto bene alla scoperta di tutto, creando nel contempo anche una crescita talmente profonda di Ofelia che quasi impressiona leggerla. Partendo dalla timida lettrice del primo libro, così insicura di se e goffa, si fa quasi fatica a riconoscere la donna forte e indipendente che è diventata, capace di prendere le proprie decisioni e di guidare finalmente la sua storia, senza farsi controllare da fattori esterni o dallo scorrere degli eventi.
Ofelia avanzò lentamente. Alto, basso, destra e sinistra tornarono al proprio posto nell’attimo in cui le braccia di Thorn la strinsero. Finalmente aveva trovato un punto di ancoraggio
Come vi dicevo però, ci sono anche state cose che non ho molto apprezzate, in molto caso erano aggiunte, ad esempio, le frasi che Ofelia prima doveva scrivere e che poi Seconda gli ripete, non sono state spiegate. Non si sa che significato potessero avere ne perché Seconda le dicesse. Sappiamo del perché dei suoi disegni ma non delle frasi. Un’altra cosa che mi ha lasciata un po’ sconvolta è stata conoscere l’identità di Eulalia. Non ho capito perché la Dabos abbia deciso di fare questa rivelazione così velocemente e così alla fine senza darci la possibilità di processare e capire.
Un altro enorme problema per me è stato il poco peso dato ai personaggi secondari, con storyline ancora da chiarire e ampliare ma che sono stati lasciati un po’ lì, senza dargli lo spazio che meritavano.
In conclusione posso dire: la saga di per se merita e molto, sì forse con questo libro (e soprattutto con il finale) potreste rimanere un po’ delusi, ma per me tutto il viaggio e il percorso di crescita ha uno spessore nettamente maggiore rispetto ad un ultimo libro a tratti deludente e a tratti, invece, sempre estremamente bello.
Titolo: Echi in Tempesta – Saga dell’Attraversaspecchi 4
Autore: Christelle Dabos
Pagine: 576
Editore: Edizioni E/O (se vuoi acquistarlo clicca qua )
Prezzo: 16,50 €
Anno di edizione: 2020